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Scorpions Unbreakable Cover
Artist: Scorpions
Location: Germany
Line-up: Klaus Meine (vocals), Rudolph Schenker (rhythm guitar), Matthias Jabs (lead guitar), Pawel Maciwoda (bass), James Kottak (drums)
Album: Unbreakable
Label & Pubblication Year: BMG, 2004
Tracklist: New Generation / Love ‘Em Or Leave ‘Em / Deep And Dark / Borderline / Blood Too Hot / Mayble I Maybe You / Someday Is Now / My City My Town / Through My Eyes / Can You Feel It / This Time / She Said / Remember The Good Times
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Diciamo la verità, da almemo 10 anni gli Scorpions non sono più una rock band. L’ultimo sussulto è stato “Face The Heat” ('93), un album bellissimo e incredibilmente heavy, che ovviamente non è riuscito a bissare il mega successo di “Crazy World” (l’album di “Wind Of Change”, per intenderci). Il seguente “Pure Instict” ('96) era un lavoro fiacco e non troppo ispirato, ma tutto sommato ancora dignitoso. Davvero scarso invece “Eye To Eye” ('99), spudoratamente commerciale, ed è meglio stendere un velo pietoso sull’album orchestrale “Moments Of Glory” ('00) e sul live “Acoustica” ('01). Ero già pronto a dare il colpo di grazia agli ormai inoffensivi scorpioni, e invece… sorpresa! Con “Unbreakable” gli Scorpions tornano sulla retta via, i vertici di “Lovedrive” e “Blackout” sono lontani anni luce, ma la cosa più importante è che finalmente gli Scorpions hanno smesso di rincorrere il successo di “Wind Of Change”. Il cd inizia bene con “New Generation”, brano dall’atmosfera fortemente drammatica nel quale Klaus Meine dimostra di avere ancora una voce bellissima, capace di interpretazioni profonde e toccanti, e prosegue con due ottime songs come “Love ‘Em Or Leave ‘Em” e “Deep And Dark”, brani semplici e molto diretti, che si ricollegano al sound anni ’80 di albums come “Love At First Sting”. “Borderline” rappresenta invece un netto calo di tensione: scialba, piena di cori stucchevoli e con alcuni interventi di synth che potevano tranquillamente esserci risparmiati. Va un po’ meglio con l’arrembante “Blood Too Hot”, dotata di un bel riff ma abbastanza banale nello svolgimento. “Maybe I Maybe You” è l’immancabile ballatona melodrammatica, che ci fa di gran lunga rimpiangere le bellissime “Still Loving You” e “Lady Starlight”… Nettamente meglio a mio avviso l’intimista “She Said”, in cui la chitarra di Jabs, fino ad ora piuttosto in ombra, si fa finalmente notare. Piacevoli le rockeggianti “Someday Is Now” e “My City My Town” accattivanti anche se a tratti banali. Invece a convincere in pieno è “Through My Eyes” brano melodico ma trascinante, sulla falsariga della storica “No One Like You”. L’anthemica “Can You Feel It” si fa notare per l’intervento di Jabs al talk-box, piuttosto anonima invece “This Time” mentre la conclusiva, banalissima “Remember The Good Times” è un brano da dimenticare al più presto. Un cd molto altalentante quindi! Si trattasse di un gruppo al suo esordio potremmo parlare di un ottimo lavoro, e questo “Unbreakable” potrebbe ambire a valutazioni ben più alte, ma dagli Scorpions è lecito attendersi qualcosina in più.

Recensione realizzata da Andrea Zazzarini

Vote: 6,5